Stanotte non sei con me,
freddo è il tessuto che stringo tra le mani,
troppo buia questa enorme stanza
soffocante di ricordi e di respiri.
Sono sigillate le oscure pareti
eppure il vento mi sussurra le tue risate,
se chiudo gli occhi percepisco il tuo profumo,
mentre gocce di rugiada rigano il mio volto.
Il frastuono dei miei pensieri
scuote il mio corpo,
mentre vago alla ricerca del tuo tatto,
come ali di farfalle che puoi solo sfiorare,
ma immaginare il tocco delle tue mani
mi riporta sensazioni vivide.
Brucia la pelle nel rammentare emozioni
che si riflettono e mi vestono di fantasie
che si riflettono e mi vestono di fantasie,
scivolando addosso,
annullano ogni inibizione
scorrono veloci su carne fremente
desiosa più che mai di trepidi turbamenti.
Mi sconvolgono l’anima
alla tormentosa ricerca di trovare pace
ora che la tua assenza,
palesatasi come sogno,
sembra divenirne reale.
Seguendo la tua impronta
ne riconosco la strada,
conduco le mie dita su tracce memori
dentro il sentiero di fuoco,
miro volerlo spegnere
conscio del sensibile richiamo dell’impulso
che come tua vittima appagavi
e come carnefice comandavi.
©Isabelle De croix
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