Quanti sogni e quanti momenti
in quel periodo .. ..
metafisico, strano
ovunque muovessi la mia flessuosa statua.
La notte io vegliavo le stelle grandi,
iI giorno ti incontravo uccello sui miei passi
nella piazza, nella pineta selvaggia.
E mentre mi passavi .. .. ..
la tua voglia sudata si faceva acqua,
profumata acqua sulla pelle spalmata
dall’estate amante.
E cavalcammo spinte audaci
negli inferi carnali
a rincorrerci ad acchiapparci
a sprofondarci tra l’erba alta
per abbassarci fino al fango
più eccitato.
Così che sulla nostra panchina accavallavo le gambe
e nell’incavo delle mie natiche
lavico mi entrava il tuo fiume assetato
senza bastarci mai.
コメント