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Immagine del redattoreIsabelle DuCroix

Senza bastarci mai

Quanti sogni e quanti momenti


in quel periodo .. ..


metafisico, strano



ovunque muovessi la mia flessuosa statua.


La notte io vegliavo le stelle grandi,


iI giorno ti incontravo uccello sui miei passi


nella piazza, nella pineta selvaggia.


E mentre mi passavi .. .. ..


la tua voglia sudata si faceva acqua,


profumata acqua sulla pelle spalmata


dall’estate amante.


E cavalcammo spinte audaci


negli inferi carnali


a rincorrerci ad acchiapparci


a sprofondarci tra l’erba alta


per abbassarci fino al fango


più eccitato.



Così che sulla nostra panchina accavallavo le gambe


e nell’incavo delle mie natiche


lavico mi entrava il tuo fiume assetato




senza bastarci mai.

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